Questo dipinto è stato alterato nel corso dei secoli, prima trasposto in un quadro ovale e poi restituito a uno rettangolare. Originariamente la figura si estendeva sotto la vita, e c'era più spazio sopra. L'effetto è stato molto meno immediate per lo spettatore che oggi nella sua versione cut-down ed è stato più in linea con la lontananza delle immagini di Giorgione come le conosciamo. Come tutte le immagini di Giorgione, persistono aspetti enigmatici; il soggetto è inspecifico, anche se l'intenzione artistica è la presentazione della bellezza superficiale, la morbida carne sovrapposta alla pelliccia del capo di lusso, gli occhi scuri, lucenti e allerti, il sottile velo allettante ma delicatamente avvolta intorno al seno esposto. I rami dell'alloro, che danno il loro nome alla figura, sono dipinte con notevole realismo e permettono alla testa di essere sagomata prima di un alone grigio-verde neutro di foglie, isolato dallo sfondo a tono profondo, non a differenza della Ginevra de' Benci di Leonardo. L'influenza di Leonardo è spesso nota nell'arte di Giorgione, soprattutto nell'ammorbidimento dei contorni.