Le prime serie di ritratti femminili di Tiziano sono una delle glorie del Rinascimento veneziano. Depilate con amorevole cura, i suoi sitter - comunque idealizzati nella composizione finale - sono troppo pieni di vita e di carattere da non essere stati presi dal modello. La Donna con uno Specchio è probabilmente tra le prime di queste opere: rispetto ad altre della serie, è vista da un angolo più frontale dietro il parapetto e in termini di atmosfera appare meno integrata all'interno dello spazio ambientale. Si trova tra due specchi trattenuti da un ammiratore in modo tale da poter vedere se stessa e il suo ammiratore e possiamo vederla sia davanti che indietro. Questa disposizione si riferisce alle pretese di pittura per superare la scultura, presentando una vista a tutto tondo con il colore come un bonus. La sua espressione ha poco a che fare con la vanità, una lucentezza comune sulle immagini delle donne prima di uno specchio, e mostra una delizia inalterata e all'alba nelle sue attrazioni che lo spettatore, come il suo ammiratore, si aspetta di condividere. Così l'immagine è una celebrazione della sua bellezza, esaltata dalla possibilità di essere ammirata da diversi aspetti da tutti gli interessati - se stessa, il suo amante e lo spettatore.