Il Polittico di Resurrezione in SS Nazzaro e Celso a Brescia fu commissionato da Altobello Averoldi, legato papale a Venezia, nel 1518/19. Il formato di cinque pannelli è vecchio stile, ma il rapporto dinamico tra Cristo e San Sebastiano, predicendo il trionfo di entrambi, anticipa il barocco. Tiziano si muove apertamente con la scultura nelle due figure principali, ispirandosi alla statua ellenistica recentemente scoperta di Laocoon e - nel caso di Sebastian - uno degli schiavi della tomba di Michelangelo per Giulio II. L'impulso di Tiziano di catturare movimenti corporei audaci non è facilmente ospitato all'interno della struttura tradizionale di un polittico, che ha richiesto di descrivere diversi elementi pittorici su un certo numero di pannelli. È certo che questa forma antiquata è stata utilizzata la richiesta del cliente, il legato papale Altobello Averoldi. Viene raffigurato con i santi patroni della chiesa, San Nazaro e San Celso, ai quali donò l'altare. Anche qui si manifestano nuove tendenze manieriste, eventualmente trasmesse a Tiziano attraverso il lavoro di Pordenone, e questi elementi contribuiscono sottilmente alla drammatica intensità del lavoro. Lo sfondo paesaggistico è di altissima qualità, con vista riconoscibile di Brescia. Suggerito ascolto (scorrendo mp3, 22 minuti):Giovanni Pierluigi da Palestrina: Missa brevis