Giacomo Manzù, nome d'arte di Giacomo Manzoni e, dopo circa dieci anni di bassorilievi, torna all'opera a figura intera realizzando in bronzo figure femminili che vanno dai ritratti della moglie a temi più o meno scopertamente erotici come l'Artista con la modella (rilievo), gli Amanti e lo Strip-tease.Nel 1965 si completa l'acquisto del terreno dove sarà edificato il Museo Amici di Manzù in Ardea, alla confluenza di due corsi d'acqua: Fosso di sant'Antonio che si getta nell'Incastro, un corso d'acqua leggendario presente nell'Eneide e nella storia di Roma, menzionato nell'Assedio di Ardea da parte di Tarquinio il Superbo.
Nel 1969 si ha l'inaugurazione del Museo Amici di Manzù di Ardea. Lo stesso anno muore il figlio designer Pio.Nei tardi anni sessanta diventa scenografo, allestendo costumi e scene per Igor Stravinskij (per il suo Edipo Re del 1964), Goffredo Petrassi, Claude Debussy, Richard Wagner e Giuseppe Verdi.Nel 1968 Curtis Bill Pepper scrive su di lui il libro An Artist And the Pope; il Papa menzionato nel titolo è Papa Giovanni XXIII, suo conterraneo e amico personale; il libro viene tradotto in italiano, tedesco, spagnolo e francese. La fama dello scultore giunge intanto in Giappone, dove nel 1973 si è tenuta una mostra personale presso il Museo di Arte Moderna di Tokyo.
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